Fiat 500 D

 

Nell'ottobre del 1960, poco dopo la Giardiniera, viene presentata una versione molto rinnovata della berlina, la Nuova 500 D. Sostituisce tutti i modelli precedenti, compresa la Sport. Da ora non esistono più le varianti tetto apribile e trasformabile, tutto è unificato nella nuova versione D, che con la Giardiniera costituisce la gamma 1960 della Fiat Nuova 500.
Deriva in modo diretto dalla 500 tetto apribile di cui accoglie le ultime innovazioni del 1959 ma adotta il propulsore di 499,5 cm della 500 Sport, ingentilito nell'erogazione e nella potenza massima per erogare 17,5 cv a 4400 giri al minuto anzichè i 21 cv originali, tramite anche l'adozione di un diverso carburatore (Weber 24IMB) per ridurre le emissioni. è omologata per quattro persone. L'allestimento di serie si arricchisce di qualche dettaglio: sedile posteriore a schienale ribaltabile e meglio imbottito, bordo del sottoplancia imbottito, spie di frecce e abbaglianti a sinistra del cruscotto, accensione della luce interna all'apertura della porta lato guidatore, serbatoio a cipolla per favorire le dimensioni del bagagliaio anteriore. La scatola del filtro dell'aria non è più chiusa con tre bulloni, ma con due galletti a pressione, assai più comodi. Come optional sono ancora disponibili gli pneumatici a fianchi bianchi e l'autoradio. La velocità massima raggiunge i 95 km/h, come la Giardiniera.

Nel corso del 1961 vengono offerte di serie le alette parasole imbottite, il posacenere al centro della plancia, il lavavetro manuale a pompetta, la luce di cortesia ad accensione automatica comandata dalla portiera lato guida. Nel 1964 i tergicristalli divengono a ritorno automatico, le moulure sulle fiancate all'altezza delle maniglie diventano un po' più corte nella parte posteriore e la balestra anteriore è a sei lame invece di cinque. Resterà in produzione fino al 1965.

- Codice telaio: Fiat 110 D Berlina 500
- Codice motore: 110 D 000
- Cilindrata: 499,5 cc
- Potenza Max: 17,5 CV
- Compressione: 7,1:1
- Velocità Max: oltre 95 Km/h

 

 

 

 

 

 

 

Libretto d'uso e manutenzione

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Da essa la Moretti ricavò la splendida 500 Coupè, prodotta in 25.000 esemplari.

Con l'introduzione della versione "D" (nome commerciale: "nuova 500 D t.a.") la Fiat, dopo ben 3 anni, ufficialmente ammise l'esistenza di una seconda serie; Un grosso passo in avanti nell'evoluzione della vettura, era già stato compiuto con la "tetto apribile" del 1959, considerata però ancora un ennesimo aggiornamento rispetto alla prima serie del 57.All'esterno, risultano davvero minime le differenze tra un modello "tetto apribile" (a fanaleria aggiornata) e una "D". La sostanziale differenza della D risiede nel motore che viene nuovamente potenziato, oltre che maggiorato. La cilindrata passa da 479 cc a 499,5, la stessa della Sport, ma con una potenza di 17,5 CV (1 CV in più rispetto alla T.a) Come per il motore, cambia anche la denominazione del telaio: 110D.000.

La 500 D finalmente riuscì ad esaudire tutti coloro che nelle versioni precedenti potevano trovare delle perplessità soprattutto sulla dotazione di accessori per il confort. Anche se le modifiche della D, rispetto alla Tetto Apribile del 59, furono relativamente poco consistenti, il pubblico le accolse con grande entusiasmo; queste modifiche furono il tocco finale che resero perfetta la già buona versione del 59 e che decretarono, finalmente dopo 3 anni, il meritato successo della 500.

L'evoluzione del modello D fu reso possibile dal riposizionamento della 600 che venne proposta in un'unica versione potenziata a 750 cc. Nella gamma Fiat si accentuò dunque il distacco tra le due utilitarie sia in termine di cilindrata che di prezzo

 

 

 

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Modelli

* Fiat 500 Storia

* Fiat 500 America

* Fiat 500 Giardiniera

* Fiat 500 Normale

* Fiat 500 Prima Serie

* Fiat 500 Sport

* Fiat 500 Topolino

* Fiat 500 Trasformabile

* Fiat 500 Economica

* Fiat 500 D

* Fiat 500 F

* Fiat 500 L

* Fiat 500 R

 

Disegno

 

 

 

Innovazioni
  • Serbatoio carburante tipo 600 (di forma quadrata, posto sul lato guida, nel vano anteriore)
  • Maggiore imbottitura del sedile posteriore
  • Schienale posteriore ribaltabile in avanti in modo da formare un piano di carico posteriore
  • Leve di avviamento e starter realizzate in metallo con impugnatura in plastica
  • Cuscinetti paratesta applicati ai montanti posteriori
  • Lavavetro a pompetta manuale (dal 1961)
  • Portacenere (dal 1961)
  • Visiere parasole imbottite (dal 1961)
  • Bordo nero imbottito posto nel sottoplancia
  • Luce di cortesia collegata all'apertura della porta lato guida
  • Funzione "ritorno" del tergicristallo (dal 1964)

Anche la plancia, a seguito dell'introduzione del portacenere (in posizione centrale), cambiò in alcuni dettagli, principalmente nella disposizione della spia degli indicatori di direzione, ora affiancata alla spia delle luci abbaglianti, poste entrambe sul lato sinistro del tachimetro

Alla meccanica:

  • Aumento di cilindrata (da 479 cc a 499 cc) con conseguente aumento di potenza (17,5 CV a 4000 g/m)
  • Molle delle balestra anteriore a 6 lame in luogo di 5